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Lazio

Ufficio Provinciale Territorio di Roma. IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

Roma,

             Era il 28 settembre 2004. Con un atto di coraggio abbiamo sottoscritto l’accordo nazionale sul FPSRUP 2004 anche perché tra le altre possibili innovazioni includeva quella relativa ai new business delegando alla trattativa locale l’individuazione dei compensi secondo criteri che, non solo tenessero conto dell’apporto individuale, ma apprezzassero il contributo di tutto il personale.

            E’ con questo spirito di nuovo vigore alla trattativa locale che ci siamo seduti al tavolo dell’Ufficio provinciale del territorio di Roma , certi che avremmo dato una ulteriore scossa ai vecchi sistemi, i sistemi che premiano i soliti noti e che dimenticano tutti gli altri, quelli che ti permettono  di raggiungere gli obiettivi, quelli che ti permettono durante l’orario di lavoro ordinario lavorazioni extra come questi fantomatici new business, quelli insomma che mandano avanti la baracca.

            Se l’Amministrazione Centrale ha avuto il coraggio di osare quella periferica si è sistematicamente chiusa a riccio nelle vecchie logiche tanto che ha proposto una suddivisione delle somme che prevede un 20% della somma a chi ha partecipato alle lavorazioni e il rimanente 80% sia a chi ha partecipato sia a chi ha permesso agli altri di partecipare.

            Ma il fatto più sconcertante è stato il proporci dei coefficienti all’interno dell’80% che discriminano il personale tra le aree e all’interno delle aree. Insomma il concetto è che  più alto è il livello più soldi ti metti in tasca anzi più basso è il livello meno pesa la tua professionalità.

            Ed è proprio qui il nodo della questione: non si può riconoscere una indennità di professionalità a tutto il personale e poi non avere il coraggio di ribadirlo sui tavoli locali.

            Ci aspettavamo da parte delle altre OO.SS. e delle RSU che hanno sottoscritto l’accordo una levata di scudi contro i vecchi sistemi premianti che hanno creato centri di potere e tanto tanto malcontento. Il passo in avanti è possibile solo se si ha il coraggio di scrollarsi dalle vecchie abitudini perché non è solo una questione di soldi ma anche e soprattutto di dignità .

            Il non riconoscere la professionalità dei lavoratori di questo ufficio è un prezzo che le Rappresentanze di Base non sono e non saranno mai  disposte a pagare.

            La dignità dei lavoratori non ha prezzo … per questo non abbiamo sottoscritto questo accordo.

 


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