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Emilia-Romagna Dogane Monopoli

Dogana Parma/Piacenza. Sfumature di MOBILITÀ COATTA

Parma,

Dogane. Apertura degli Uffici Unici: a settembre e ottobre tocca a Piacenza e Parma

Sono passati 3 anni dal primo tentativo, fallito, di istituire l’Ufficio delle Dogane di Piacenza facendo ricorso alla mobilità coatta da Parma, ora ci ritroviamo davanti ad un nuovo tentativo e alle stesse identiche problematiche, con la mobilità che è diventata temporanea ma è rimasta coatta.

Un precedente pericolosissimo

anche per i prossimi Uffici da attivare.

Una soluzione di mobilità coatta (temporanea…), a fronte non di esuberi ma di carenze in tutti gli uffici, che non ha precedenti in tutto il territorio nazionale e che per questo costituirebbe un pericolosissimo precedente. Per tutti.

E l’Agenzia in questi 3 anni quali atti ha posto in essere per cercare di risolvere  le problematiche che si incontrarono già allora? Nessuna efficace procedura è stata messa in atto, non un interpello presso altre amministrazioni né sufficienti assegnazioni di nuovi assunti sono state indirizzate verso Piacenza, a quanto pare.

Se nella politica della Direzione Regionale l’attivazione degli Uffici Unici era un passaggio così fondamentale da ricorrere a misure estreme come quelle che sono state proposte, non è accettabile che arrivi all’appuntamento con la necessità di mettere toppe, né può pensare che il prezzo delle sue mancanze lo debbano pagare i dipendenti.

Intanto, come 3 anni fa, lavoratori a Parma giustamente in subbuglio ed in stato d’agitazione: lettere, intimazioni ai rappresentanti sindacali, rifiuto di utilizzare il mezzo proprio per attività dell’Agenzia e di prestare lavoro straordinario.

<st1:personname productid="La Direzione Regionale">La Direzione Regionale</st1:personname> assicura che il “prezzo” è basso, si tratta in teoria solo di distacchi  a rotazione di 5 o 6 lavoratori alla volta per 3 o 6 mesi ciascuno, per coprire una fase iniziale di avvio del nuovo ufficio di 12 o 18 mesi in attesa di nuove assegnazioni… in pratica chiede di firmare un assegno in bianco.

A fronte di questa situazione abbiamo già fatto le nostre proposte in trattativa. Adesso…

Invertiamo il ragionamento. Manca personale a Piacenza?

 

Bene, per quanto ci riguarda le competenze dovranno essere trasferite al nuovo ufficio gradualmente, mano a mano che verranno assegnate nuove unità.

Questa la nostra posizione. Ma siamo pronti ad ascoltare e percorrere altre soluzioni con un unico punto fermo: nessuna procedura di mobilità o distacco non volontario.