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Stabilizzazione Lavoratori a Tempo Determinato. Siamo in dirittura d'arrivo

Roma,

Nella giornata di oggi, 25 Gennaio 2007, presso la Direzione Centrale dell’Agenzia del Territori si è tenuta una  riunione tra l’Amministrazione e le OO.SS.,  all’ordine del giorno era prevista un informativa sull’incontro che i vertici di Largo Leopardi hanno avuto il 17 Gennaio 2007 con il Dipartimento della Funzione Pubblica per tracciare il percorso della stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato  dell’ Agenzia del Territorio.

Dalla relazione scaturisce che siamo in dirittura d’arrivo per la risoluzione di questa annosa vertenza. Dall’incontro avutosi alla Funzione Pubblica infatti emerge che:

  • L’Agenzia del Territorio ha fatto richiesta, seguendo la normativa vigente,  per l’assunzione definitiva nei propri  ruoli di un contingente di 1518 unità di lavoratori a tempo determinato.
  • La Funzione Pubblica dal suo canto sta predisponendo in tempi brevissimi un DPCM che sarà operativo già nel mese di Febbraio con le tutte le procedure che gli enti interessati alla stabilizzazione dei lavoratori precari (ricordiamo sono circa 7000 tra Ministeri Parastato e Agenzia del Territorio) dovranno seguire.
  • L’Agenzia, nella persona del Direttore delle Risorse Umane, ha garantito che attiverà immediatamente tali procedure di stabilizzazione subito dopo la pubblicazione del DPCM.

Speriamo di essere giunti finalmente al traguardo dopo otto anni di agognata attesa. Forse non è ancora tempo di bilanci, fino alla fine e il caso di restare vigili, ma fin da ora possiamo dire che la nostra Organizzazione ha voluto con forza questo obiettivo, dedicandosi con serietà e coerenza,  dettando una linea quella che tutt’oggi si sta rivelando vincente per la lotta al precariato in generale, cioè la risoluzione politica di questo problema.

Di questo bisogna ringraziare  tutti i lavoratori  che in questi anni ci hanno dato fiducia , credendo nella nostra azione, mobilitandosi, e creando insieme un terreno fertile  per una  risoluzione politica di una piaga sociale come il precariato che attanaglia tuttora, speriamo per poco, il nostro Paese.