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(NO) CORE 'NGRATO

Roma,

Ricordate da quanto tempo le RdB/CUB stanno mettendo in guardia i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate riguardo ai cosiddetti processi esternalizzabili (leggasi privatizzazioni)?

Sono anni che, analizzando le scelte aziendali che l’Agenzia delle Entrate ha sviluppato, leggendo tra le righe del manuale della qualità e cercando di scoprire cosa c’è dietro piccole scelte quotidiane, ci siamo fatti un idea di quelle che potrebbero essere le scelte future…

… crediamo sia il compito di un Sindacato non farsi trovare impreparato quando i fatti accadono… è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.

Sono anni, dicevamo, che sottolineiamo le scelte “aziendaliste” dell’Agenzia delle Entrate. La logica dei “pezzi prodotti” prima sperimentata nei Centri di Servizio e poi divenuta pratica quotidiana. La classificazione quasi maniacale dei processi lavorativi… l’introduzione (vedi “profilo utente”) di sistemi di controllo della produzione… e poi, la ricerca della costruzione di una “elite” di fedelissimi, legati a doppia mandata da indennità pagate con i soldi di tutti… cosa alla quale nessuno si ribella segno che ormai la cultura della competizione interna ha attecchito. Oggi, Liguria, Emilia Romagna e Abruzzo partono con la rilevazione (autorilevazione) delle lavorazioni, a seguito dell’articolo 20 del Contratto Integrativo… processo che incasellerà in maniera ancora più rigida i processi lavorativi.

Tutto quello che critichiamo nel “memorandum sul pubblico impiego” nell’Agenzia delle Entrate è già la realtà quotidiana… (e nelle altre Agenzie non siamo molto distanti)  il “memorandum” nella sua Fase 1 è già stato sperimentato nell’Agenzia delle Entrate… e questo ci terrorizza…

Infatti, temiamo che da noi si passi immediatamente alla Fase 2… ovvero l’applicazione del “memorandum”…

Una volta classificate le lavorazioni, non sarà difficile individuare quelle “no core”… e poi?

Il “memorandum” parla chiaro! E lo fa nel solito linguaggio di inversione dei significati a cui ormai siamo tristemente abituati: le lavorazioni “core” non devono assolutamente essere esternalizzate… ergo…  le lavorazioni “no core”… SI!

Core Business Aziendale. Rappresenta l’attività dell’impresa che contribuisce maggiormente al fatturato. E’ il settore principale in cui agisce una società che fa della diversificazione la propria strategia di mercato.

Non solo… secondo il “memorandum”, i prossimi contratti dovrebbero legare alla produttività (individuale, per forza) tutto, e diciamo proprio tutto… ovvero la possibilità di carriera, la divisione del salario accessorio, i processi di mobilità e, naturalmente, il fatto di essere “core” o “no core”…

Rabbrividite? Tutto questo per noi delle Agenzie sarebbe già dietro l’angolo, visto che tutto questo è in un accordo di intenti già firmato dal Governo (che fa le direttive per i contratti) e CGIL-CISL e UIL che, nonostante tutto, continuano a restare i sindacati di maggioranza.

Ma, è già accaduto almeno due volte che accordi firmati dagli stessi soggetti, nel febbraio 2002 e nel maggio 2005, con contenuti simili, poi non trovassero applicazione… solo perché i lavoratori a cui dovevano essere applicati si sono ribellati… siccome non c’è il due senza il tre… anche al “memorandum” dobbiamo costruire una forte opposizione nei posti di lavoro… cominciamo con le iniziative sul comma 165… i nostri soldi che ci stanno portando via… poi passiamo per lo Sciopero Generale di Pubblico Impiego del 30 marzo e poi, sia durante le trattative contrattuali (quando ci saranno) sia nelle prossime elezioni RSU dobbiamo dimostrare da che parte stiamo…

dalla nostra? oppure da quella di chi mette le fondamenta per una ulteriore privatizzazione del nostro lavoro?