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Catasto ai Comuni. Documento di Analisi RdB/CUB. DPCM e comunicato stampa Imbucci

Roma,

Come Rdb-CUB abbiamo deciso di scrivere un documento che spieghi onestamente le motivazioni per le quali ai Comuni conviene convenzionarsi con l’Agenzia del Territorio per gestire il Catasto  invece di farlo direttamente o in forma associata con altri Comuni.

La necessità di stilare un simile comunicato è nata dal fatto che nessuno ha mai espresso in maniera chiara, articolata e completa tutto quello che comporta gestire il Catasto facendo, invece, molta confusione tra servizi al cittadino, lotta all’evasione, revisione estimi, sperimentazioni in atto, ecc.

Del decentramento delle funzioni catastali si è cominciato a parlare già dal 1998 ma soltanto nel settembre 2006 c’è stata una forte ed “inspiegabile” accelerazione con l’emanazione di un protocollo d’intesa tra ANCI e Governo. (Qualcuno ha malignamente scritto che forse si stava usando il Catasto come merce di scambio tra Governo ed ANCI per far “digerire” ai comuni i forti tagli della finanziaria 2007.)

La finanziaria, presentata in ottobre, in linea con il protocollo d’intesa, dava la possibilità ai Comuni di fare del Catasto quello che ne volevano.

Soltanto con la mobilitazione del personale organizzata dalla RdB-CUB, che ha raccolto decine di mozioni ed organizzato un riuscito sciopero nazionale con adesioni che hanno coinvolto sino al 60% del personale, si è riusciti a far approvare degli emendamenti alla finanziaria in cui si è chiarito che i Comuni non possono affidare le funzioni catastali a società private o pubbliche e ma che possono convenzionarsi soltanto con l’Agenzia del Territorio, rinviando a successivi decreti i modi e le forme di attuazione.

A questo punto la RdB-CUB non si è fermata, è stata pronta a controbattere gli organi di informazione che hanno più volte sollevato campagne denigratorie sui dipendenti pubblici e sui malfunzionamenti del Catasto, ha vigilato sulla “cabina di regia” che stava e sta preparando i decreti attuativi (vedi allegati) e si è preoccupata di realizzare il documento allegato per far capire ai Comuni ed ai cittadini lo spreco, l’inutilità e la difficoltà di far gestire il Catasto direttamente ai Comuni, tralasciando tutte le considerazioni sulle vere motivazioni e gli interessi che si nascondono dietro questa sordida ed infruttuosa manovra politica.